Il Borgo abbandonato di Balestrino

La valle del torrente Barescione fu abitata già nel Paleolitico da gruppi di popolazioni provenienti dalla Val Varatella, che si sistemarono nelle Tane del Bosa lungo le acque di Rio Ponte. I Romani per tenere a bada le tribù locali si stanziarono su posizioni fortificate, come il torrione roccioso attorno al quale sorse il Burgus Plebis di Balestrino. Due grandi famiglie si susseguirono nel dominio del Feudo, prima i Conti Bava poi i Marchesi Del Carretto che innalzarono nel 1500 il castello sulla sommità della collina, controllandone gli accessi dalla montagna. Sotto il dominio della Famiglia Del Carretto, il feudo godette di notevole sviluppo e si arricchì di frantoi, mulini, fornaci, ma restò anche una comunità isolata. Nel secolo scorso, a seguito di una minaccia di frana, l'antico Borgo e' stato abbandonato, ma si può ancora ammirare in tutto il suo splendore sulla collina, dominato dal castello come un tempo. Camminando per le strette viuzze sembra che qui il tempo si sia fermato e che da un momento all'altro il Borgo si possa riempire nuovamente di voci e di vita. Una delle abitazioni più rappresentative è la casa Bottega della Famiglia Panizza, nel cuore del Borgo storico.